| p255: "Mirabile è il fatto, e veramente degno da registrari, come operazione d'uno de' maggiori Serui di Dio, che nella Chiesa di Cristo siano fioriti. Correua l'Anno della Nostra Salute 1649, tempo vicino alla sua gloriosa morte, quando nella Città di Goa, e nelle circonuicine nata un orribile Carestia, morivano i Poveri di miseria, e di fame, o se pur v'era chi viuesse, erano ombre di Uomini, che caminauano, & imagini vive della morte, che si vedeauano. Non v'era chi li potesse soccorrere; imperocchè essendo ciascheduno bisognoso per se medesime, on poteva dar ad altrio cio che a se stesso rendeuasi necessario. Era questo un colpo, che ferita tanto più acerba, quanto che non auendo nella nostra pouera Casa nè danaro, nè provisione con la quale potesse souenite al loro bisogno; pronaua in se stesso quelle miserie per atto di compunzione, ch'altri sperimétauano per il bisogno. Non potè però per longo tempo resistere al dolore, che troppo sensibile se gli rendeva, e quanto più sentiva, e vedeua le miserie, e le morti di questi afflitti, via più compassionandoli, meditava pensieri per sovenirli. Un giorno, che più del slito sentivasi tormentato, e che, come dice il nostro Cronista, Vehementer angebatur, excitari, monerique intime sensit. Come se il Redentore al suo cuore parlasse ... e perciò fatta di subito risoluzione pigliar danari ad interesse per sovenire i Poveri, andò, ne cercò, ne trovò, e fondatili sopra il suo credito, tutto impiegò nel necessario provedimento. Avuto il danaro comprò di subito gran quantità d'Oriza; (è questa una vivanda commune con la quale in Goa si mantengono i Poveri) nè sì tosto sù divulgata la fama, che cià aveò fatto per il bisogno de' Poveri della Città, che concorendovi ancora quelli delle vicine Isole, si trovò averne quattrocento, e cinquecento alla giornata, alli quali l'alimento somminisrava. Era avanti la Porta della nostra Casa una gran piazza ove adunandosi tutti, li faceva il Servo di Dio porre in ordinanza per non cagionar confusione, e poscia con le sue mani dando a ciascheduno, la sua porzione d'Oriza, che a ciascheduno portava. ..." [The narrative goes on, and on, and on about how this example inspired others to charity etc. …] |
